Teatro

XVII puntata - L'amore è una trappola per topi

XVII puntata - L'amore è una trappola per topi

Si avvicinano le battute conclusive della turbinosa saga argentina; tutte le storie vanno verso lo svelamento finale, e arrivano sorprese e colpi di scena.

La spia Itzakh (Massimo Di Matteo) vestendo i panni di  Mona Zucker 2 aveva fatto innamorare Alvaro (Rosario D’Angelo); ma ora viene scoperta dall’infallibile agente Julio Osvaldo (Daniele Russo). Itzakh e Alvaro vengono denudati e reclusi in una stessa cella, nonostante le terribili minacce di Aluche al poliziotto («ti scuoierò col bordo di un disco di Masini»). Nello spazio riflessivo della galera i due hanno modo di rievocare la loro relazione. In fondo, ricorda Itzakh, i suoi travestimenti da Mona non sempre erano ineccepibili, e qualche volta lui si era presentato agli appuntamenti con la barba di due giorni; e nondimeno si erano amati. Struggente l’addio di Itzakh ad Alvaro: «C’è un gruppo di stelle fra la Spada di Orione e le Tre Marie: quando l’angoscia ti salirà nel petto guarda quella figura, è sarà un segreto tra noi due». Così Itzakh sparisce di scena per essere deportato in Israele. Rimasto solo il poliziotto Julio Osvaldo si accorge che dietro un biglietto di auguri ricevuto nelle prime puntate c’era un messaggio urgente che non aveva mai letto: un nuovo scenario si apre per lui.

Alberto Pierri Macao (Peppe Miale, nella foto) ha sequestrato Dubiàn. Ma irrompe sulla scena Magnifica Panda (Martina Liberti) agitando una pistola e annuncia di avere un video segreto girato da Gustavo Velèz che svela la doppia identità di Alberto, segretamente ballerino. Alberto, oramai scoperto, si dichiara schiavo di Tersicore. Intanto Huguito e Trisha stanno ragionando sul senso dei giocattoli nella società capitalista, quando sopraggiunge una bambina che sta questuando giochi per il suo gruppo di bimbi strabici; ma i due non sanno come accontentarla.

La bambina strabica continua invano la sua questua finché bussa alla porta di Velita, che le regala il suo primo giocattolo; la bimba allora per gratitudine le profetizza un lungo sonno in cui risolverà tutti i suoi problemi. Cala la notte e Satana (Pietro Juliano) compare in sonno a Velita rivelando di essere la bimba strabica. Velita gli esprime due desideri: di rivedere le sue figlie e di recuperare la salute di Sebàstian; ma il demonio ammonisce: «Il prezzo della salute di Velita è Velita». La donna firma il contratto e Satana si dilegua annunciando una spaventosa profezia.

Poco dopo miracolosamente Sebàstian si rialza dalla sedia a rotelle e raggiunge di corsa Velita, che stava progettando una fuga d’amore con Involtino. L’ufficiale risanato la chiama in disparte e si offre a lei come marito. Velita è molto dubbiosa, ma alla fine cede. Le due famiglie s’incontrano, e la madre di Sebastian dichiara immediatamente il suo disprezzo per la disturbante povertà della famiglia di Velita. La sua intolleranza è così forte che la donna inscena un rituale esoterico  e convoca uno sciame di api africane che attaccano Wilma, la miserabile madre di Velita. E la donna, morendo, rivela un terribile segreto: Velita non è sua figlia…